Ospite della prima puntata di “Casa FIPAV Lazio”, il format del Comitato Regionale FIPAV diffuso tramite i canali social federali, il tecnico della Serie C Stefano De Sisto ha parlato dell’esordio vittorioso contro Roma 7.
«È stata una partita emozionante sotto tanti punti di vista – ha esordito il tecnico, giunto alla panchina numero 36 in rossonero – anche perché la tempistica del gioco non era ben rodata, dopo un anno di inattività. Tutto sommato sono abbastanza soddisfatto della prestazione perché la squadra si è espressa nel migliore dei modi, in quanto non conosciamo più bene le squadre avversarie. Non ci sono state amichevoli, le squadre che si presentano il sabato magari non sono le stesse per via di quarantene o altro e non hai punti di riferimento dalla passata stagione. La scelta nostra, da un anno a questa parte, resa possibile da grossi sacrifici da parte della società, è stata quella di lavorare con lo stesso gruppo. Per un certo aspetto questo stop per un allenatore è stato positivo perché si è avuta la possibilità di dedicarsi ai singoli e alla squadra, senza dover stare con l’ansia della prestazione e della gara settimanale. Dopo un anno di questo lavoro volevamo vedere a che punto eravamo e siamo rimasti abbastanza soddisfatti».
Dopo aver commentato in diretta l’ultimo punto della gara, siglato da Alice Dotti, il tecnico è stato interpellato sulla situazione del movimento giovanile nella nostra Regione.
«Sto notando che le giovani stanno scegliendo di venire in palestra, cosa che prima magari era passata in sordina. L’effetto di questo è che si nota una motivazione differente, più propensione al lavoro e al sacrificio. Forse, in tutta la negatività che ha generato, il Covid ha inciso su questo aspetto di maggiore coinvolgimento».
Nel salutare al termine della trasmissione, De Sisto ha anche sottolineato che «la pallavolo regionale non ha mai avuto così tanta visibilità come in questo periodo, tra giornali e social. Sono quindi contento perché tutto il lavoro che le nostre società e i nostri atleti fanno, viene riconosciuto, così come quello proposto da parte del Comitato Regionale».